lo "osannano tutti" perché appassiona e si legge volentieri... e non ha molto da spartire con Bastogne, che pure è molto bello ma scritto in una maniera totalmente diversa. senza contare che sia il mondo che ho descritto sia i protagonisti che ho scelto sono tutt'altra cosa: qui si parla dei fighetti e in Bastogne di un altro tipo di persona... comunque apprezzo il tuo interesse e ti invito a farmi sapere se ti è piaciuto ALL'INFERNO CI VADO IN PORSCHE...
Anonimo ha detto…
beh, grazie pe rla risposta cosi diretta e cosi immediata. Sono anch io un ex liceale clasico di reggio e ho scoperto il libro quasi per caso, e allora mi sono detto, compriamolo e leggiamolo. Tanto sono uno che legge di tutto e senza troppi pregiudizi, almeno all inizio. Dicevo cosi xche se da una parte è da lodare il linguaggio diretto che usi, dall altra mi ha lasciato un po deluso il fatto che certe cose sono uscite molto scontate, come lo sviluppo di alcune vicende e certi effetti. Lo dico anche un po amalincuore xche l ambientazione e lo story board mi piacciono veramente, e magari mi aspettavo qlc non di migliore, ma di diverso. Posso chiederti quando piu o meno l hai ambientato, se ha un periodo ben preciso di ambientazione? Xche io l ho collocato 2002-2003. Anche xche mi sento un po un acomparsa lettraria, visto che molti dei locali li ho frequentati negli ultimi anni
lo puoi datare con precisione in base alle canzoni.. erano quelle del momento quando l'ho scritto... ed è stato proprio in quel periodo che l'ho ambientato...comunque inverno 2005-2006...
Anonimo ha detto…
L' ultimo cuba libre. Letto in 2 giorni. Ed ero a Londra con le amiche, quindi in giro 20 ore su 24!....Ma come ho letto in qualche recensione, non si riesce a scollarsi, si legge tutto d'un fiato. Ed è un pugno dello stomaco...a me ha provocato pensieri e reazioni contrastanti, a tratti di incredulità, a tratti di sdegno, a tratti di tristezza, a tratti ho sorriso, a tratti ti confesso che ho gridato all'esagerazione!...e spt ad ogni pagina mi sono chiesta quanto di te c'è in Tony, Claudio, Leo, Jessica e tutti gli altri...quanto è autobiografico qs romanzo?!... Oggi vado a comprare "All'inferno ci vado in Porsche".
Anonimo ha detto…
...anche io ho letto entrambi i libri dopo essermi imbattuto in recensioni entusiastiche..mi son detto "proviamo!" Leggo molto e da molto ma devo dire che tanta ovvietà e desolazione non li avevo mai trovati..è vero che si legge nei famosi "due giorni" come dice Elena..ma forse io che ho ormai 37 anni non ho avuto nessun altro pensiero se non : " ...e allora?!", ok per l'opera prima, ma il seguito non fa che confermare l'impressione generale di un prodotto da dilettante, acerbo e forzato NON supportato da una maturità critica da parte dell'autore. Apprezzo l'impegno che Grasselli mette nelle promozioni a destra e a manca, ma se lo stesso impegno lo si concentrasse nello scrivere potrebbe uscire qualcosa di meglio dell'ormai "solito" polpettone standard di ragazzini stupidi e viziati,culi, coca, sesso, soldi,..etc etc etc etc Forse invece ci troviamo di fronte ad una nuova concezione di cultura, che si adegua essa stessa al livello medio della società per rendersi ancora fruibile da una massa di giovani passivi e influenzati..precipitando in una mediocrità che rassicura e fa gioire chi di cultura non capisce molto più che quelo che gli propone la tivù e ancor peggio LE DISCOTECHE..mah..mah...
fortunatamente le migliaia di ragazzi in tutta Italia che hanno letto i miei romanzi non la pensano come te... ma la pensano come elena (vedi post sopra)
e fortunatamente anche quasi tutti i critici e i giornalisti che hanno letto i romanzi non la pesano come te...
per non parlare del produttore del film tratto da "L'ultimo Cuba Libre"... e del produttore del cortometraggio ispirato ai romanzi...
e del mio editore, che non prende certo in considerazione chiunque, e della band che ha composto una canzone intitolata "L'Ultimo Cuba Libre" ispirata proprio al mio primo romanzo...
e per non parlare pure di Stefano Ganassi, a cui i romanzi sono piaciuti tanto che ha disegnato anche una linea di abbigliamento chiamata L'Ultimo Cuba Libre..
insomma, detto francamente... quasi nessuno la pensa come te..
quindi che posso dire, a parte...mi dispiace che tu abbia tutti questi problemi...
e detto fra noi non capisco chi te lo fa fare di perdere tempo ed energie scrivendo un post così lungo su due libri che non ti sono piaciuti... si vede che hai tempo da perdere...
Anonimo ha detto…
Solo per dirti - se mai leggerai il mio mail - che sono 2 dei migliori libri che ho letto negli ultimi anni (e ti assicuro leggo abbastanza!).
Hai tutta la mia stima!!!
Ritengo infatti che per poter descrivere cosi' a fondo certi ambienti, certe situazioni e certi stati d'animo tu debba in qualke modo averli vissuti in prima persona: e il tuo merito e' proprio quello di essere riuscito a distillare qualcosa di bello e di profondo da un mondo che non lo e' affatto.
Bravo!!!
Tatiana M.
Anonimo ha detto…
Ho letto i tuoi libri, descrivi una realtà che è sotto gli occhi di tutti, ma tutti se ne disinteressano, che società avremo, come sarà il futuro di questo mondo malato, cosa possiamo fare per evitare di cadere nel baratro, forse qualche soluzione c'e', ma va messa in evidenza. continua ancora a scuoterci le coscienze per svegliarci dal nostro torpore ciao
Dopo cinque romanzi pubblicati per Mursia e una pausa editoriale di otto lunghi anni Pier Francesco Grasselli lancia sul mercato la sua ultima fatica letteraria. E «fatica» è la parola giusta, perché per comporre La Ricerca di Sé stessi l’autore di All’inferno ci vado in Porsche (Mursia 2007) ha cambiato radicalmente stile di vita, si è «chiuso in casa» e ha sgobbato per la bellezza di dieci anni. Il Libro primo di quest’opera (in due tomi) e il Libro secondo, illustrati dal bravissimo Riccardo Passoli, sono già disponibili su Amazon. Il Libro terzo (anch’esso in due tomi) sarà sul mercato entro l'estate del 2020. "Sé stessi" o "Se stessi"? (nota grammaticale dell'autore) Siccome di tanto in tanto sorgono polemiche riguardo l’accentazione di “Sé stessi”, voglio premettere che io preferisco mettere l'accento, seguendo in questo Serianni e il suo ragionamento: “Perché una parola dovrebbe perdere l'accento solo
In seguito alla polemica sul blog del Quotidiano Nazionale Giovani Tentazioni (visibile al link http://www.giovanitentazioni.it/?p=720 ) che ha investito i romanzi "L'Ultimo Cuba Libre" e "All'inferno ci vado in Porsche", accusati di non rispecchiare la realtà dei giovani, abbiamo deciso di procedere con l'iniziativa RACCONTAMI IL TUO INFERNO invitando i giovani a raccontare le proprie esperienze personali per scoprire se il mondo della notte è davvero così come è ritratto nei due romanzi. Le storie giudicate più interessanti verranno premiate con le esclusive T-shirt della linea "Ultimo Cuba Libre Style". Il mondo dei giovani è davvero allo sbando come nelle pagine de "L'Ultimo Cuba Libre" e di "All'inferno ci vado in Porsche"? Avete vissuto situazioni-limite o esperienze sfrenate come i protagonisti di questi romanzi? Raccontate le vostre storie di alienazione, disagio, eccessi, alcool, sesso, droga, discoteche...
La Ricerca di Se Stessi /estratti/3 di Pier Francesco Grasselli Chi ha bisogno dell’iPad? N on molto tempo fa, navigando nel web, mi sono imbattuto in un articolo intitolato: Muore a 14 in una fabbrica cinese per troppo lavoro . [1] Eccolo: «Liu Fuzong, un ragazzo cinese che, nonostante avesse appena 14 anni, lavorava in una fabbrica di elettronica della città di Dongguan è stato trovato morto nel dormitorio della sua fabbrica» scrive il giornalista. «È quanto denuncia China Labor Watch, associazione che ha sede a New York, che ha aperto un’inchiesta sulla morte del giovane. «Secondo l’associazione sono di 12 ore i turni per gli operai della fabbrica, tra i quali vi sono anche ragazzi sotto i 16 anni. Anche se la legge cinese vieta di assumere operai di età inferiore a quella, la legge viene spesso aggirata: nel caso di Liu, il ragazzo era stato inviato alla fabbrica da un mediatore che aveva usato i documenti di un operaio più grande per
Commenti
non so come fanno a osannare cosi tanto l'ultimo cuba libre, è solo una brutta copia malriuscita e insipida che ricorda Bastogne di Brizzi.
A tratti sembre un copione di un film, tra laltro scritto abb lineare.
Si capisce subito quello che succederà.
Cmq ti do un altra chanche e compro anche All inferno vado in Porsche
senza contare che sia il mondo che ho descritto sia i protagonisti che ho scelto sono tutt'altra cosa: qui si parla dei fighetti e in Bastogne di un altro tipo di persona...
comunque apprezzo il tuo interesse e ti invito a farmi sapere se ti è piaciuto ALL'INFERNO CI VADO IN PORSCHE...
Sono anch io un ex liceale clasico di reggio e ho scoperto il libro quasi per caso, e allora mi sono detto, compriamolo e leggiamolo.
Tanto sono uno che legge di tutto e senza troppi pregiudizi, almeno all inizio.
Dicevo cosi xche se da una parte è da lodare il linguaggio diretto che usi, dall altra mi ha lasciato un po deluso il fatto che certe cose sono uscite molto scontate, come lo sviluppo di alcune vicende e certi effetti.
Lo dico anche un po amalincuore xche l ambientazione e lo story board mi piacciono veramente, e magari mi aspettavo qlc non di migliore, ma di diverso.
Posso chiederti quando piu o meno l hai ambientato, se ha un periodo ben preciso di ambientazione?
Xche io l ho collocato 2002-2003.
Anche xche mi sento un po un acomparsa lettraria, visto che molti dei locali li ho frequentati negli ultimi anni
Ed è un pugno dello stomaco...a me ha provocato pensieri e reazioni contrastanti, a tratti di incredulità, a tratti di sdegno, a tratti di tristezza, a tratti ho sorriso, a tratti ti confesso che ho gridato all'esagerazione!...e spt ad ogni pagina mi sono chiesta quanto di te c'è in Tony, Claudio, Leo, Jessica e tutti gli altri...quanto è autobiografico qs romanzo?!...
Oggi vado a comprare "All'inferno ci vado in Porsche".
Leggo molto e da molto ma devo dire che tanta ovvietà e desolazione non li avevo mai trovati..è vero che si legge nei famosi "due giorni" come dice Elena..ma forse io che ho ormai 37 anni non ho avuto nessun altro pensiero se non : " ...e allora?!", ok per l'opera prima, ma il seguito non fa che confermare l'impressione generale di
un prodotto da dilettante, acerbo e forzato NON supportato da una maturità critica da parte dell'autore. Apprezzo l'impegno che Grasselli mette nelle promozioni a destra e a manca, ma se lo stesso impegno lo si concentrasse nello scrivere potrebbe uscire qualcosa di meglio dell'ormai "solito" polpettone standard di ragazzini stupidi e viziati,culi, coca, sesso, soldi,..etc etc etc etc
Forse invece ci troviamo di fronte ad una nuova concezione di cultura, che si adegua essa stessa al livello medio della società per rendersi ancora fruibile da una massa di giovani passivi e influenzati..precipitando in una mediocrità che rassicura e fa gioire chi di cultura non capisce molto più che quelo che gli propone la tivù e ancor peggio LE DISCOTECHE..mah..mah...
Michele Curziani
fortunatamente le migliaia di ragazzi in tutta Italia che hanno letto i miei romanzi non la pensano come te... ma la pensano come elena (vedi post sopra)
e fortunatamente anche quasi tutti i critici e i giornalisti che hanno letto i romanzi non la pesano come te...
per non parlare del produttore del film tratto da "L'ultimo Cuba Libre"... e del produttore del cortometraggio ispirato ai romanzi...
e del mio editore, che non prende certo in considerazione chiunque, e della band che ha composto una canzone intitolata "L'Ultimo Cuba Libre" ispirata proprio al mio primo romanzo...
e per non parlare pure di Stefano Ganassi, a cui i romanzi sono piaciuti tanto che ha disegnato anche una linea di abbigliamento chiamata L'Ultimo Cuba Libre..
insomma, detto francamente... quasi nessuno la pensa come te..
quindi che posso dire, a parte...mi dispiace che tu abbia tutti questi problemi...
e detto fra noi non capisco chi te lo fa fare di perdere tempo ed energie scrivendo un post così lungo su due libri che non ti sono piaciuti...
si vede che hai tempo da perdere...
che ho letto negli ultimi anni (e ti assicuro leggo abbastanza!).
Hai tutta la mia stima!!!
Ritengo infatti che per poter descrivere cosi' a fondo certi ambienti, certe
situazioni e certi stati d'animo tu debba in qualke modo averli vissuti in
prima persona: e il tuo merito e' proprio quello di essere riuscito a
distillare qualcosa di bello e di profondo da un mondo che non lo e'
affatto.
Bravo!!!
Tatiana M.
continua ancora a scuoterci le coscienze per svegliarci dal nostro torpore
ciao